mercoledì 18 aprile 2012

VENEZIA - I carabinieri di Mestre hanno recuperato nell'abitazione di un friulano tre dipinti di artisti veneti del '700 (per un valore circa 220.000 euro) che erano stati rubati assieme ad un'altra quarantina di quadri da ville patrizie del Veneto.

I dipinti, che ritraggono scorci di paesaggi attribuiti ai pittori Marco Ricci e Luca Carlevariis, erano stati acquistati da un uomo residente in Friuli Venezia Giulia e piuttosto benestante, che li aveva esposti nel suo salotto. Questo sequestro è un ulteriore tassello dell'indagine dell'Arma che aveva portato all'arresto di due italiani (uno è latitante) e al fermo di 2 domestici cingalesi, tutti coinvolti a vario titolo nel furto di 41 quadri e oggetti di argenteria da 3 case a Venezia e in ville di Schio (Vicenza) e Strà (Venezia).

Nella città lagunare erano state prese di mira la Casetta Rossa del D'Annunzio, dove erano stati rubati 14 quadri, vari mobili antichi e varie suppellettili per un valore complessivo di oltre 300.000 euro; un'abitazione di Campo San Maurizio dove erano scomparsi 9 dipinti sostituiti da altrettanti falsi (bottino 250.000); e una casa di Vicolo da Mula dove erano "spariti" sei dipinti, sostituiti con falsi (un danno di 250.000 euro).

L'indagine ha permesso di svelare l'attività degli italiani - con i ruoli di mandante, ricettatore ed esecutore materiale - e dei due cingalesi, domestici presso le aristocratiche dimore, che, all'insaputa dei proprietari, rubavano oggetti di valore e sostituivano le tele di dipinti di valore con copie serigrafate, perfettamente riproducenti l'originale. A metà dello scorso gennaio l'Arma aveva recuperato a villa Barbariga di Stra (Venezia) altri 12 quadri falsi, del tutto simili a quelli sequestrati in precedenza, denunciando il collaboratore domestico della vecchia proprietaria, ora collaboratore presso una famiglia di Roma. I militari stanno ora cercando di appurare con chi fosse entrato in contatto l'acquirente friulano, che non risulta essere indagato.

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