lunedì 23 aprile 2012

METRO' PRONTO ENTRO L'INVERNO

 
PADOVA. Il metrò regionale riparte da Padova. Sul lato Venezia della stazione sono iniziati i lavori per la realizzazione dei due “binari giardino” supplementari che andranno a formare la futura piattaforma di attestamento, quella da dove partiranno ed arriveranno, ogni 15 minuti, i treni della metropolitana di superficie per Venezia con fermate a Ponte di Brenta, Vigonza Pianiga, Dolo e Mira Mirano. Le altre linee del metrò sono la Mestre-Treviso, con treni ogni 20 minuti e la Mestre-Castelfranco, ogni 30.
I lavori a Padova sono finanziati con 2,5 milioni, dei quali 700 mila euro direttamente dalla Regione per le opere civili, il resto è carico delle Ferrovie. Sino ad oggi i lavori complessivi del metrò veneto sono costati 400 milioni. Il nuovo intervento è sotto il controllo diretto della Regione e di Rfi( Rete Ferroviaria Italiana ).
Prima di posare i nuovi binari e realizzare i relativi marciapiedi, gli operai devono demolire i i resti di quello che, anni addietro, era lo scalo merci, diventato, negli ultimi anni, covo per sbandati di varia etnia e delinquenti di piccolo cabotaggio. I lavori dureranno 6-8 mesi ed andranno avanti contemporaneamente a quelli che Rfi e Regione stanno realizzando a Mestre-Gazzera sulle linee per Castelfranco e Treviso.
I tecnici del settore ferroviario della Regione, guidati dall’ing. Stefano Angelini, prevedono, anche in base a quanto già annunciato dall’assessore alla mobilità Renato Chisso, di far partire il primo metrò da Padova per Mestre con l’inizio del prossimo orario invernale a dicembre o, al massimo, in coincidenza con l’attivazione dell’orario estivo del 2013.
Insomma, dopo 22 anni di attesa ( il progetto di massima di SFMR è stato approvato nel 1990 ) e a 10 anni dal giorno in cui l’ex governatore Giancarlo Galan si mise in testa il cappello di capostazione a Vigodarzere a fianco dell’ex sindaco Giustina Destro, finalmente, ci siamo. Mancano solo i 22 treni Stadler Rail, acquistati in Svizzera (Bussnang e Whinterthur) dalla Regione con 220 milioni di euro, che arriveranno a scaglioni entro i prossimi 18 mesi.
Sono treni di alta tecnologia, i cui esemplari più grandi sono in grado di trasportare 800 persone e quelli più piccoli 300. La prima fase di attuazione della SFMR, dopo la realizzazione del quadruplicamento della Padova-Mestre, del raddoppio della Mestre- Castelfranco sino a Maerne con un nuovo percorso e del raddoppio totale della Castelfranco-Camposampiero-Padova, prevede la partenza del metrò veneto solo sulle direttive Padova-Venezia, Mestre- Treviso e Mestre-Castelfranco, con alcuni collegamenti circolari anche sull’asse Padova-Mestre-Castelfranco- Padova.
Nelle fasi successiva sono previsti i collegamenti Mestre- Quarto d’Altino-Portogruaro- Treviso-Conegliano-Padova-Vicenza e Padova-Monselice.
La notizia della ripartenza dei lavori della SFMR è stata accolta positivamente sia dai sindacati che dai consiglieri regionali d’opposizione.
«Una buona notizia», dice Ilario Simonaggio, segretario regionale della Filt-Cgil. «Così, tra un anno, almeno su alcune tratte, i pendolari finiranno di viaggiare come sardine in scatola ed avranno treni a sufficienza per andare e tornare dal lavoro o dall’università».
A distanza di 20 anni, finalmente, l’area compresa fra Treviso, Venezia e Padova sarà dotata di un vero servizio metropolitano.
Felice Paduano

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